Cosa vedere a San Marino

Il Visitatore che arriva a San Marino prova la strana sensazione di stare sia in Italia che all’estero! La lingua, la moneta e le tradizioni sono infatti tipiche della Romagna eppure San Marino è uno stato indipendente, la cui capitale è Città di San Marino, ed è una meta perfetta per un week end, una gita fuori porta o una settimana all’insegna del relax, del buon mangiare e dello shopping!

Che siate viaggiatori solitari, che viaggiate in coppia, con amici o con bambini, la Serenissima Repubblica di San Marino sicuramente non vi deluderà.

La piccola Repubblica di San Marino si trova al confine con l’Emilia-Romagna e le Marche, a pochi chilometri dalla Riviera Romagnola. Rientra di diritto fra i “piccoli stati d’Europa” con una superficie di 61 chilometri quadrati.

Seppure la popolazione residente sia di circa 30 mila persone, la Repubblica è uno degli stati più antichi del mondo, secondo solo al Giappone.

Segnaliamo ora alcune delle “tappe obbligatorie” da visitare a San Marino.

Centro Storico della Repubblica di San Marino

Salendo lungo la Superstrada, arriverete facilmente al centro storico di San Marino, cuore del turismo, della gastronomia e dell’arte!
Per arrivare in Centro Storico potrete scegliere diversi parcheggi, sicuramente il più comodo e “panoramico” è quello di Campo della Fiera, a Borgo Maggiore. Salirete in Centro direttamente con la Funivia di San Marino e potrete ammirare il bel panorama sulla Riviera Adriatica!

Giunti a San Marino Città, potrete “perdervi” nel bello! Case e architettura medioevale renderanno la vostra permanenza indimenticabile!
Fra un negozio, un ristorante, una mura di cinta e l’altra, capiterà di trovare insenature e aperture che renderanno omaggio ai vostri occhi, con panorami da lasciarvi senza parole!

San Marino è un ottimo luogo per fare acquisti, in Centro Storico potrete trovare manufatti artistici, laboratori orafi, orologerie di pregio, così come alcuni beni extradoganali.

Basilica di San Marino

I turisti rimarranno piacevolmente stupiti dalla bellezza della Basilica di San Marino che è la principale architettura religiosa della piccola Repubblica.

Sulle fondamenta di una chiesa romana dedicata al Santo eretta nel sesto secolo, è stata costruita l’attuale Pieve.
La leggenda vuole che Marino, scalpellino proveniente dalla Dalmazia, abbia trovato rifugiò in un grotta del Monte Titano per sfuggire alle persecuzioni dei romani.

Proprio Marino, santificato postumo, prima di morire pronunciò le parole che avrebbero lasciato liberi i cittadini sammarinesi:“Relinquo vos liberos ab utroque homine” che, tradotto dal latino significa “vi lascio liberi da entrambi gli uomini”.
Con il termine “entrambi” il Santo Fondatore intese sia il Papa che l’Imperatore, dando vita al piccolo stato autonomo.

Palazzo Pubblico e Piazza Libertà

Altre mete “must see” della Repubblica di San Marino sono Piazza della Libertà e il sovrastante Palazzo Pubblico.

Questa è il vero e proprio cuore della vita politica e della storia di San Marino. Il Palazzo Pubblico, che i sammarinesi chiamano anche Palazzo del Governo, è il “corrispondente” del “comune” italiano, all’interno si svolge la vita politica della Repubblica e vengono celebrati i matrimoni “in civile”.

L’inaugurazione della struttura si tenne il 30 Settembre 1894 e venne convocato un oratore d’eccezione: Giosuè Carducci.

Su Piazza della Libertà svetta l’omonima statua, che non a nulla a che vedere con quella newyorkese, dono della Contessa Otilia Heyroth Wagener.

Enogastronomia Sammarinese

Fra i motivi per cui può valer la pena visitare San Marino c’è sicuramente l’enogastronomia!

Dal 195 la Repubblica di San Marino ha istituito il Marchio di Origine e Tipicità con lo scopo di tutelare, valorizzare e promuovere la produzione artistica e tradizionale.

Ricordiamo i dolciumi tipici di San Marino come la tradizionale Torta di San Marino, la torta Tre Torri e la Torta Titano!

Seppur sia un “piccolo lembo di terra” San Marino ha un proprio Consorzio dal quale scaturiscono vere e proprie eccellenze! In campo enologico ricordiamo volentieri il Tessano e il Brugneto fra i rossi, e l’ottimo Caldese fra i bianchi ed il Brut.
Oltre ai vini è possibile assaporare anche i prodotti con il marchio “Terra di San Marino”.

Consigli per visitare San Marino

Ricordando che San Marino si gira tutta a piedi, ci sentiamo di consigliare di indossare scarpe comode perché ci sono salite e scalini.
Non è necessario un abbigliamento specifico, basterà seguire il buon senso e la stagione: in inverno può cadere la neve ed in estate le temperature possono raggiungere e superare i 30 gradi!

San Marino: cosa vedere in mezza giornata

C’è un luogo dove la libertà non è solo una parola scolpita nella pietra, ma l’essenza stessa di ogni vicolo, torre e palazzo che incontrerai. La Repubblica di San Marino, simile a un’aquila che domina dall’alto il panorama romagnolo, ti offre un viaggio nel tempo anche quando hai solo poche ore a disposizione.

Una breve storia prima di iniziare

Prima di salire verso l’antica libertà del Titano, è bene conoscere qualche cenno storico. Fondata, secondo la leggenda, dal santo scalpellino Marino nel 301 d.C., la più antica repubblica del mondo è riuscita a mantenere la propria indipendenza attraverso secoli di guerre, invasioni e rivoluzioni che hanno ridisegnato la mappa europea. Questo minuscolo Stato (61 km²) rappresenta un miracolo di diplomazia e tenacia, riconosciuto nel 2008 come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Perché visitare San Marino anche solo per mezza giornata

Anche con poche ore a disposizione, San Marino saprà sorprenderti con:

  • Un centro storico medievale perfettamente conservato
  • Tre torri iconiche che dominano la Romagna
  • Panorami mozzafiato che nelle giornate limpide arrivano fino al mare Adriatico
  • Un’atmosfera unica, sospesa tra passato e presente
  • Shopping tax free per gli amanti degli acquisti

Informazioni pratiche per iniziare la visita

Come arrivare al centro storico

Da Rimini e dalle altre città limitrofe, potete raggiungere San Marino in auto percorrendo la Superstrada Rimini-San Marino (SS72). Dalla primavera all’autunno è disponibile anche un servizio di autobus dalla stazione ferroviaria di Rimini, con partenze regolari ogni ora.

Dove parcheggiare

La scelta più pratica è il parcheggio P9 Città, situato appena fuori le mura, con tariffa giornaliera di circa 8€. Nelle giornate di minor affluenza, si può tentare la fortuna ai parcheggi P6 o P7, più vicini alle mura. In alta stagione, arrivate entro le 10:00 per assicurarvi un posto.

Orari migliori per evitare la folla

Per godere appieno della tranquillità di San Marino, evitate i weekend estivi e i festivi. L’ideale è visitarla in un giorno feriale, arrivando presto al mattino (prima delle 10:00) o nel primo pomeriggio (verso le 16:00), quando la maggior parte dei tour organizzati è già ripartita.

Itinerario passo-passo: alla scoperta del Monte Titano

1. Partenza da Porta San Francesco

Il nostro percorso inizia da Porta San Francesco, l’accesso principale al centro storico per chi arriva dal parcheggio P9. Qui potrete già respirare l’aria medievale che caratterizza l’intero borgo, con le sue mura difensive che raccontano secoli di storia.

2. Piazza della Libertà e Palazzo Pubblico

Proseguendo, in circa 5 minuti raggiungerete Piazza della Libertà, cuore pulsante della vita politica sammarinese. Qui svetta il Palazzo Pubblico, sede del governo della Repubblica. Costruito in stile neogotico tra il 1884 e il 1894, ospita il Consiglio Grande e Generale e le cerimonie di insediamento dei Capitani Reggenti, che avvengono due volte l’anno.

Da non perdere: Il cambio della guardia, che si svolge ogni ora nei mesi estivi. Una cerimonia breve ma suggestiva, con le guardie in uniforme tradizionale.

Una bellissima Porsche con sfondo il Palazzo del Governo della Repubblica di San Marino

3. Basilica di San Marino

A pochi passi da Piazza della Libertà si trova la Basilica di San Marino, dedicata al santo fondatore. Costruita in stile neoclassico tra il 1826 e il 1838, conserva al suo interno le reliquie di San Marino in un’urna di marmo. L’interno, sobrio ed elegante, invita al raccoglimento e alla scoperta di alcune opere d’arte di pregio.

Orari di visita: 8:00-19:00. Rispettate il silenzio e l’abbigliamento consono durante la visita, evitare la visita durante le funzioni religiose.

4. Passeggiata panoramica: il Passo delle Streghe

Uscendo dalla Basilica, dirigetevi verso il Passo delle Streghe, un suggestivo camminamento panoramico che collega la Prima e la Seconda Torre. Questo nome evocativo deriva dalle leggende sui sabba che si sarebbero tenuti in queste zone nelle notti di tempesta. Oggi, invece di streghe, troverete uno dei panorami più fotografati di San Marino, con vista sulla costa adriatica e sulle colline dell’entroterra.

Come sentinelle di pietra che vegliano sul tempo, le torri di San Marino sembrano sussurrare storie di assedi, battaglie e della libertà conquistata e mai più ceduta.

passo delle streghe San Marino e vista su seconda torre

5. Prima Torre (Guaita): il simbolo della libertà sammarinese

La Prima Torre o Guaita è la più antica e imponente delle tre fortezze. Costruita nel XI secolo, ha svolto nel corso dei secoli funzioni difensive e di avvistamento. La sua struttura pentagonale si erge maestosa sulla roccia, offrendo un panorama che nei giorni limpidi si estende fino alla costa croata.

All’interno potrete visitare la piccola cappella dedicata a Santa Barbara, patrona degli artiglieri, e salire fino al camminamento di ronda, dove il vento sembra raccontare le storie degli antichi difensori.

Orari e biglietti: La torre è visitabile tutti i giorni dalle 9:00 alle 17:00 (orario esteso in estate). Il biglietto costa 4,50€ per la singola torre, ma consiglio il biglietto combinato per le prime due torri a 6,50€.

Punto fotografico: Per la foto perfetta, posizionatevi all’angolo nord-est del camminamento, da dove potrete catturare in un solo scatto sia la Seconda Torre che il panorama sulla vallata.

6. Pausa caffè con vista panoramica

Dopo la visita alla Prima Torre, è il momento di una pausa ristoratrice. Potrete gustare una piadina, o un aperitivo in uno dei vari locali che offrono una vista incredibile. La Capannina è una vera e propria terrazza con vista mozzafiato dove sorseggiare un espresso o gustare un bicchiere di Tessano, il vino tipico di San Marino.

Per chi preferisce qualcosa di più sostanzioso, la vicina Spingarda consente di assaporare una piadina sammarinese ammirando il panorama. Rispetto alla versione romagnola, la piadina di San Marino è leggermente più spessa e solitamente farcita con Casatella (formaggio fresco locale) e rucola.

Consigli pratici per godersi al meglio la visita

Calzature consigliate

San Marino è costruita su un monte e le sue strade son in salita e lastricate in pietra. Scarpe comode con suola antiscivolo sono indispensabili, soprattutto se si intende visitare le torri.

Cosa fotografare e da quali angolazioni

Oltre ai punti panoramici già menzionati, non perdete:

  • La Statua della Libertà in Piazza della Libertà, simbolo dei valori repubblicani
  • Le antiche mura medievali con i loro bastioni
  • I vicoli del centro storico, specialmente Via Donna Felicissima, e Contrada del Pianello

Souvenir tipici da acquistare con poco tempo

Con il tempo limitato, puntate a questi souvenir autentici:

  • Francobolli e monete commemorative, apprezzati dai collezionisti di tutto il mondo
  • Ceramiche artigianali con lo stemma della Repubblica
  • I biscotti artigianali
  • I liquori tipici

Dove mangiare velocemente piatti tipici

Se siete di fretta ma non volete rinunciare ai sapori locali, questi locali offrono un servizio rapido senza sacrificare la qualità:

  • Ristorante pizzeria Beccafico, per assaggiare ottime pizze, primi piatti e secondi a base di carne
  • Ristorante Cesare, ideale per un pranzo più ricercato
  • Ristorante Ritrovo dei Lavoratori, dove apprezzare ottime mezzelune al tartufo e taglieri tipici

Conclusione: cosa vi siete persi (per invogliarvi a tornare)

Mezza giornata è sufficiente per innamorarsi di San Marino, ma troppo poco per scoprirne tutti i tesori. Tra ciò che meriterebbe una visita più approfondita:

Variazioni stagionali dell’itinerario

  • In estate: iniziate la visita presto al mattino o nel tardo pomeriggio per evitare il caldo, portate acqua e copritevi il capo
  • In autunno: approfittate della luce dorata per fotografie spettacolari e dei colori del foliage che rendono il panorama ancora più suggestivo
  • In inverno: se siete fortunati, potrete ammirare San Marino sotto la neve, uno spettacolo raro ma indimenticabile, con le torri che emergono dal manto bianco
  • In primavera: è il momento ideale per passeggiare lungo il Cammino del Titano ed il sentiero naturalistico che collega le tre torri
Prima torre Guaita San Marino con neve

San Marino è come una pergamena antica: anche se avete solo il tempo di leggerne qualche riga, vi lascerà il desiderio di tornare per scoprirne l’intero racconto. In mezza giornata avrete assaporato l’essenza di questa antica Repubblica, abbastanza per capire perché, nei suoi 1700 anni di storia, chi l’ha visitata ha sempre desiderato farvi ritorno.

Per maggiori informazioni su eventi e attività a San Marino, o per pianificare una visita più lunga con pernottamento, continuate a esplorare il nostro sito.

Basilica di San Marino

Sul punto più alto del Monte Titano, dove il cielo sembra toccare la terra, si erge maestosa la Basilica di San Marino, cuore spirituale della più antica Repubblica del mondo. Come un faro che guida i viaggiatori, le sue otto colonne corinzie accolgono fedeli e visitatori, testimoni silenziose di una storia che attraversa i secoli.

Dalle antiche pietre alla maestosità neoclassica

Dove oggi ammiriamo l’elegante facciata neoclassica, un tempo sorgeva l’antica Pieve, uno dei primi monumenti pre-romanici d’Italia. Nel 1826, sotto la guida sapiente dell’architetto bolognese Antonio Serra, iniziò la costruzione dell’attuale Basilica, inaugurata nel 1838 tra l’emozione dei sammarinesi. Un secolo dopo, nel 1926, la chiesa ricevette il prestigioso titolo di Basilica Minore, coronando secoli di devozione e storia.

Un tesoro di arte e spiritualità

Lo stile neoclassico si manifesta in tutta la sua purezza nel pronao, dove otto maestose colonne corinzie, coronate da capitelli finemente decorati con foglie d’acanto, sembrano sostenere il cielo stesso. Sul frontone, le parole “Divo Marino Patrono et Lebertatis Auctori sen. p.q.” ricordano a tutti il legame indissolubile tra il Santo fondatore e la libertà della Repubblica.

Il cuore sacro della Repubblica

Varcando la soglia, si viene accolti da uno spazio solenne diviso in tre navate, dove la centrale si innalza maestosa, custodendo sette altari di rara bellezza. Un elemento unico e di particolare interesse storico è il palco-trono seicentesco, riservato ai Capitani Reggenti, simbolo vivente della continuità istituzionale sammarinese.

Le reliquie del Santo fondatore

Il 3 marzo 1586 segnò una data indimenticabile per San Marino: il ritrovamento delle reliquie del Santo. Oggi, questi preziosi resti riposano sotto l’altare maggiore e in un raffinato ossario d’argento che riproduce il cranio e il volto di Marino, testimonianza tangibile della presenza spirituale del fondatore nella sua Repubblica.

Orario delle celebrazioni liturgiche

Alle ore 11:00 dei giorni festivi viene celebrata la Santa Messa.

Le principali celebrazioni religiose che si svolgono in piene sono :

  • 3 Settembre, giorno di San Marino
  • 5 Febbraio, giorno di Sant’Agata
  • 1 Aprile e 1 Ottobre, giorno di insediamento dei Capitani Reggenti.

La chiesetta di San Pietro: un tesoro nascosto

Accanto alla Basilica, quasi nascosta agli occhi dei più, si trova la suggestiva chiesetta di San Pietro, risalente al XVI secolo. Al suo interno, due nicchie scavate nella roccia viva sono indicate dalla tradizione come i luoghi di riposo dei Santi Marino e Leo, aggiungendo un alone di mistero e sacralità a questo luogo già così speciale.

Curiosità e dettagli che raccontano una storia

Il campanile della Basilica custodisce sette campane, ognuna con una voce e un compito specifico: dalle festività solenni ai momenti di lutto, ogni rintocco racconta una storia diversa. La Basilica stessa è diventata un simbolo così importante da essere raffigurata sulla moneta da 10 centesimi di euro di San Marino, anche se questa moneta resta un pezzo da collezione, presente solo nelle serie divisionali.

Gli scalpellini sammarinesi, eredi dell’arte del Santo fondatore, hanno lasciato il loro segno indelebile nei magnifici rilievi che decorano l’edificio: la Fiaccola, il fascio repubblicano e i rami d’alloro sono testimonianza della loro maestria.

Informazioni pratiche per i visitatori

La Basilica accoglie i fedeli per la Santa Messa festiva alle ore 11:00, ma i momenti più solenni si vivono durante le celebrazioni del 3 Settembre (festa di San Marino), il 5 Febbraio (Sant’Agata) e nei giorni di insediamento dei Capitani Reggenti (1° Aprile e 1° Ottobre).

Per chi desidera visitarla, la Basilica si trova in Piazzale Domus Plebis, 1 a San Marino Città, nel cuore del centro storico patrimonio UNESCO.

Palazzo del Governo

Maestoso e solenne, il Palazzo Pubblico di San Marino si erge nel cuore del centro storico come simbolo vivente della più antica repubblica del mondo. Questo edificio, che ha preso il posto dell’antica Domus Magna Comunis, racconta una storia di rinnovamento e continuità istituzionale che attraversa i secoli.

Storia e Architettura di un Simbolo

Quando l’antica Domus Magna Comunis mostrò segni di cedimento verso la fine del XIX secolo, San Marino intraprese un ambizioso progetto di ricostruzione. Il nuovo Palazzo del Governo prese forma tra il 1884 e il 1894, sotto la sapiente guida dell’architetto Francesco Azzurri. La costruzione si distinse per una particolarità significativa: l’impiego di maestranze locali, testimonianza dell’antica tradizione sammarinese nella lavorazione della pietra.

Una delle stanze interne del Palazzo Pubblico

Il Restauro Contemporaneo

Un nuovo capitolo nella storia del palazzo si aprì il 30 settembre 1996, quando, dopo un attento restauro curato dall’architetto Gae Aulenti, l’edificio rivelò il suo rinnovato splendore. Questo intervento ha saputo preservare l’essenza storica del palazzo adattandolo alle esigenze di una moderna sede istituzionale.

Centro del Potere Democratico

Oggi il Palazzo Pubblico ospita i principali organi istituzionali della Repubblica:

  • Il Consiglio Grande e Generale
  • Il Consiglio dei XII
  • Il Congresso di Stato

Questi spazi non sono solo uffici amministrativi, ma rappresentano il cuore pulsante della democrazia sammarinese, dove si prendono le decisioni che guidano il futuro della Repubblica.

Interno del Palazzo del Governo di San Marino

Il Fascino del Cambio della Guardia

Tra le attrazioni più suggestive che il palazzo offre ai visitatori spicca il cambio della guardia, eseguito dalla Guardia di Rocca. Questo corpo militare si distingue per la sua caratteristica uniforme:

  • Giacca verde scuro a doppio petto con cordellini bianco-rossi
  • Pantaloni rossi con banda verde
  • Kepì con pompon rosso
  • Ghette bianche

Questa cerimonia, che si ripete quotidianamente, rappresenta non solo un’attrazione turistica ma anche una testimonianza vivente delle tradizioni militari sammarinesi.

Sala del Consiglio Grande e Generale

Un Simbolo Nella Moneta

L’importanza del Palazzo Pubblico nell’identità sammarinese è tale che l’edificio è stato scelto per essere raffigurato sulla moneta da 2 euro della Repubblica, testimoniando il suo ruolo centrale nella vita istituzionale e culturale di San Marino.


Un consiglio da local: Per apprezzare appieno la maestosità del Palazzo Pubblico, visitatelo nelle prime ore del mattino, quando la luce del sole nascente ne illumina la facciata e la Piazza della Libertà è ancora avvolta nel silenzio. In questi momenti, potrete godere di un’atmosfera unica e scattare fotografie straordinarie senza la presenza delle folle turistiche.

Seconda Torre Cesta

Là dove il Monte Titano tocca il suo punto più alto, a 755 metri sul livello del mare, si erge maestosa la Seconda Torre di San Marino, conosciuta come “Cesta”. Come un’antica sentinella di pietra, questo capolavoro dell’architettura militare medievale domina il paesaggio circostante da quasi un millennio.

Storia e architettura della Cesta

La storia della Cesta affonda le sue radici nell’epoca romana, quando fungeva da torre di avvistamento strategica. La prima testimonianza scritta della sua esistenza risale al 1253, ma il suo ruolo di guardiana del territorio sammarinese è ancora più antico. Come la sua sorella maggiore, la Prima Torre Guaita, la Cesta è circondata da possenti mura in pietra, coronate dai caratteristici merli che ne definiscono il profilo inconfondibile.

Il grande restauro

Un capitolo fondamentale nella storia della Cesta si scrisse tra il 1924 e il 1925, quando maestri scalpellini intrapresero un meticoloso lavoro di restauro. Quest’opera monumentale restituì alla torre il suo antico splendore, preservando con cura tutti gli elementi tipici dell’architettura militare medievale: dalle postazioni per le balestre alle feritoie, originariamente utilizzate per versare pece bollente sugli eventuali assalitori.

Un museo nel cielo

Oggi, la Seconda Torre ospita il prestigioso Museo delle Armi Antiche, una collezione che racconta secoli di storia attraverso armature, armi e manufatti bellici. Questa destinazione d’uso moderna si integra perfettamente con l’architettura originale, creando un ponte tra passato e presente.

Interno del Museo delle Armi Antiche nella Seconda Torre

La torre nella cultura sammarinese

L’importanza della Cesta nella storia e nell’identità di San Marino è tale che la torre è stata scelta per essere raffigurata sulla moneta da 50 centesimi di euro sammarinese, testimoniando il suo ruolo fondamentale nel patrimonio culturale della Repubblica.

Visitare la seconda torre

Per raggiungere la Cesta, i visitatori possono seguire il suggestivo percorso che dalla Prima Torre si snoda lungo le antiche mura, un cammino che offre panorami mozzafiato sulla Repubblica e sulla Riviera Romagnola.


Un consiglio da local: La posizione elevata della Cesta la rende il punto perfetto per osservare l’alba. Nelle prime ore del mattino, quando la foschia si dirada lentamente, il panorama che si apre sulla vallata sottostante crea uno spettacolo naturale di rara bellezza.

Prima Torre Guaita

Maestosa e imponente, la Prima Torre di San Marino, conosciuta come Guaita, domina il profilo del Monte Titano come una fedele guardiana del tempo. Questa fortezza, la più antica e la più estesa delle tre torri sammarinesi, racconta una storia millenaria di libertà e indipendenza.

Un viaggio nel cuore della Fortezza

La Guaita, resa accessibile al pubblico dopo il restauro del 1930, custodisce al suo interno un mosaico di storia e cultura che si svela passo dopo passo. Il percorso attraverso la torre è un viaggio nel tempo che rivela continui tesori agli occhi dei visitatori.

Tesori nascosti e luoghi sacri

Nel cuore della fortezza, la piccola Cappella di Santa Barbara, costruita nel 1960, mantiene viva la tradizione religiosa: ogni 4 dicembre, nel giorno della santa patrona degli Artiglieri, le sue mura accolgono una suggestiva celebrazione eucaristica.

Le antiche pareti della Guaita nascondono preziose testimonianze del passato: le incisioni comacine, tra cui spicca la rappresentazione di un lungo pugnale, raccontano l’abilità e la dedizione dei maestri costruttori che diedero forma a questa fortezza.

Interno della Chiesa di Santa Barbara
Interno della chiesina di Santa Barbara

Dal rifugio alla prigione

La storia della Guaita è segnata da una continua evoluzione: nata come rifugio per i guardiani del monte, nel XVI secolo alcuni suoi locali furono trasformati in prigioni, mantenendo questa funzione fino al 1970, quando venne inaugurato il nuovo carcere dei Cappuccini.

Il cuore antico: il Mastio

Il vero gioiello della Prima Torre è il Mastio, nucleo originario della fortezza rimasto inalterato nei secoli. Questa struttura rappresenta l’essenza più autentica della Guaita, testimone silenzioso di secoli di storia sammarinese.

Il Campanone: voce della libertà

A metà del XVI secolo, la costruzione del “Campanone” aggiunse un elemento fondamentale alla torre. Questo imponente campanile, originariamente utilizzato come sistema d’allarme per la cittadinanza, oggi fa risuonare i suoi rintocchi durante le principali celebrazioni civili e religiose.

Panorama dalla Prima Torre Guaita

Un panorama da togliere il fiato

L’esperienza più emozionante della visita è senza dubbio la camminata sui torrioni. Da qui, lo sguardo spazia dall’Adriatico al Monte Carpegna, fino al Catria nelle giornate più limpide, offrendo una vista che nessuna fotografia può davvero catturare.

Informazioni per la visita

Orari di apertura:

  • Dal 20 giugno al 10 settembre: 8:00-20:00 (ultimo ingresso 19:30)
  • Dall’11 settembre al 19 giugno: 9:00-17:00 (ultimo ingresso 16:30)

Biglietti:
I prezzi partono da 3€, con vantaggiose formule di abbonamento per visitare tutti i musei statali.

Cannoni nella Prima Torre Guaita

Un consiglio da local: Programmate la vostra visita nelle ore del tramonto durante la stagione estiva: la luce del sole calante crea un’atmosfera magica che rende l’esperienza ancora più indimenticabile.

Al termine della visita, il vostro viaggio può continuare attraverso il suggestivo Passo delle Streghe, per poi salire verso la Seconda Torre, completando così l’esplorazione di questo straordinario sistema difensivo.

Curiosità: La Prima Torre Guaita è talmente importante per l’identità sammarinese da essere stata scelta per ornare la moneta da cinquanta centesimi di Euro della Repubblica.

Terza torre Montale

Come una silente sentinella che si erge verso il cielo, la Terza Torre Montale di San Marino si distingue per la sua elegante forma pentagonale e la sua storia ricca di mistero. Ultima delle tre torri che dominano il profilo del Monte Titano, il Montale rappresenta un capitolo affascinante nella storia della Repubblica più antica del mondo.

Storia e architettura della terza torre

Più piccola ma non meno importante delle sue sorelle maggiori, la Prima Torre Guaita e la Seconda Torre Cesta, il Montale ha servito per secoli come cruciale avamposto difensivo. La sua posizione strategica permetteva di scrutare l’orizzonte in cerca di potenziali minacce, fungendo da ultimo baluardo del sistema difensivo sammarinese.

La storia della torre si intreccia con le vicende dei Malatesta: il 1479 segnò un punto di svolta quando, con la distruzione del castello di Fiorentino, la rocca venne gradualmente abbandonata. Prima di questa data, il Montale svolgeva un ruolo vitale nella rete di comunicazione difensiva, segnalando l’arrivo di viandanti e possibili pericoli attraverso un sofisticato sistema di segnali.

Il Montale, la terza rocca che svetta sul Monte Titano

Il segreto del fondo della torre

Ciò che rende il Montale davvero unico è il suo tetro segreto: nelle sue fondamenta si nasconde una prigione nota come “Fondo della Torre”, una camera di detenzione profonda sei metri accessibile unicamente dall’alto. Questa peculiare caratteristica architettonica, che ne faceva una prigione pressoché inespugnabile, è anche il motivo per cui oggi la torre non è aperta alle visite interne.

Il Montale oggi: un simbolo nella pietra e nella moneta

Nonostante non sia possibile accedere all’interno, il Montale continua a raccontare la sua storia. I visitatori possono ammirare la sua imponente struttura dall’esterno e godere di una vista mozzafiato che spazia dalla Riviera Romagnola fino alle colline del Montefeltro. Nelle giornate più limpide, il panorama diventa uno spettacolo che ripaga ampiamente la salita.

L’importanza simbolica del Montale per San Marino si riflette anche nella numismatica: la torre è stata scelta per essere raffigurata sulla moneta da 1 centesimo di euro sammarinese, testimoniando il suo ruolo fondamentale nell’identità storica e culturale della Repubblica.

Informazioni per la visita

A differenza delle altre torri del Monte Titano, il Montale è visitabile solo dall’esterno. Il suo profilo slanciato e la caratteristica pianta pentagonale offrono comunque eccellenti opportunità fotografiche, specialmente durante le ore del tramonto quando la luce del sole colora la pietra di sfumature dorate.

Per raggiungere il Montale, si consiglia di seguire il percorso che parte dalla Prima Torre Guaita: una passeggiata panoramica che permette di apprezzare l’intero sistema difensivo delle tre torri e di immergersi nella storia millenaria di San Marino.


Un consiglio da local: Il momento migliore per visitare il Montale è durante le prime ore del mattino o al tramonto, quando la luce radente crea giochi d’ombra suggestivi sulla pietra antica e il panorama sulla Riviera assume toni particolarmente suggestivi.

Passo delle Streghe

Il Passo delle Streghe è uno degli spot più ammirati e fotografati all’esterno della cinta muraria del centro Storico di San Marino!
Perfetto per un romantico bacio all’alba… o al tramonto… lascia turisti e sammarinesi sempre a bocca aperta!

Dal Passo delle Streghe si può ammirare il mare adriatico, la costa romagnola e non solo; nelle giornate più terse l’orizzonte si perde dopo le valli di Comacchio e oltre il Gabicce Monte! Difficile spiegare a parole quanto sia vasto questo scorcio, consigliamo di provare l’esperienza!

Dove si trova?

Per arrivare a questo punto super panoramico ci sono tre possibilità, eccole in ordine di fascino:
– Scendendo dalla seconda torre Cesta, circa cinquanta metri dopo il punto panoramico, sulla destra si apre un bivio, qualche decina di metri più avanti arriverete al Passo delle Streghe, e potrete affrontarlo “in salita” per arrivare al camminamento che porta alla prima torre Guaita.
– Meno romantico ma sempre spettacolare è il passaggio inverso: scendendo dalla prima torre Guaita verso la seconda, avrete la possibilità di passare per il Passo e di ammirare davanti a voi la Cesta contornata dal bellissimo paesaggio.
– Se siete dei cacciatori di foto e volete “semplicemente” immortalare il Passo delle Streghe potreste parcheggiare la vostra auto al parcheggio n6. Proseguendo a piedi per circa cento, centocinquanta metri, troverete una scalinata di pietra in mezzo al bosco. Arriverete proprio sul camminamento del Passo. In questo articolo segnaliamo tutti i parcheggi di San Marino.

Passo delle Streghe

La leggenda del Passo delle Streghe di San Marino

Erano anni bui, dove leggende e tradizioni si intrecciavano per sfociare in credenze popolari di cui avere paura.

Nel medioevo, all’interno delle mura fortificate di San Marino, appena una guardia vedeva un gatto nero, partiva l’ordine di farlo fuori! Uccidere il gatto nero avrebbe potuto salvare una delle ragazze della corte. Ebbene si, la credenza popolare era che qualche gatto nero potesse ospitare il corpo tramuto di una strega, pronta a rivelarsi appena una fanciulla più bella di lei le fosse capitata d’innanzi, per ucciderla e rubarle il corpo!

Nessuno però poteva immaginare che la più bella ragazza del Titano fosse anch’essa una strega e che ogni notte andasse al Passo delle Streghe, dove grazie al potere della luce lunare poteva tramutarsi in gatto, strega o splendida fanciulla.

Di notte, sul pianoro sottostante il Passo delle Streghe, decine di ragazze si riunivano attorno a grandi fuochi per fare riti misteriosi! Nessuno però sapeva esattamente cosa stessero facendo, c’era chi diceva facessero riti malvagi, chi parlassero con persone scomparse, altri ancora dicevo fossero donne di facili costumo..

In realtà, come racconta la stessa bellissima ragazza in un racconto trascritto da un anonimo autore le ragazze di riunivano per sperimentare, ballare e dimenticare le grigie giornate trascorse sole mentre gli uomini erano a lavorare la terra.
Usavano erbe, legni di differenti alberi, terra e fiori colorati per creare delle vere e proprie pozioni… profumate! Ebbene si, le “streghe” del Passo di San Marino erano più che altro un’antica forma di erboriste, che si ritrovano di notte, per festeggiare la vita, ballando attorno al fuoco e cantando antiche ballate.

Gli abitanti del Titano, impauriti ma anche curiosi da quelli che da lontano sembravano bisbigli e fruscii spaventosi, deciso di instaurare un corpo di guardia affinché le donne non potessero avvicinarsi alle mura.

Durante una delle ronde, un baldo giovane prese il coraggio a due mani e decise di andare a scoprire cosa stesse succedendo al passo.
Appena arrivò dietro gli ultimi alberi che gli permettevano di nascondersi, rimase scioccato dalla bellezza delle giovani danzatrici. Su tutte notò la più bella ragazza di San Marino e subito se ne innamorò.

Ogni giovane innamorato è pronto a fare sciocchezze, decise così di aspettare il mattino seguente per dichiarare il suo amore alla bellissima strega e giurarle di difendere il suo segreto e la sua vita.
Da quella notte la giovane guardia iniziò a vedere regolarmente la bella ragazza, mantenendo il segreto con tutti e vivendo il resto dei suoi giorni questa proibita storia.
Trascorsero molti anni felici, pieni di musica, ballate, vino ed amore e di loro, dall’ultima notte di luna piena di un anno non ben precisato, non si sa più nulla!

Ci sono ancora persone che giurano di sentirli ridere e scherzare durante le notti d’estate ma… Se doveste capitare in zona, non confondete il fruscio del vento che impetuoso sale dalla rupe fra le fronde degli alberi con voci di una leggenda…

Passo delle Streghe innevato
Santuario shintoista San Marino Jinja

San Marino Jinja: il primo Santuario Shintoista d’Europa

Immaginate di trovarvi tra le colline del Titano, dove l’aria profuma di storia millenaria. All’improvviso, come in un sogno, vi ritrovate davanti a un portale giapponese che sembra trasportarvi in un altro mondo. Non siete in Giappone, siete al San Marino Jinja, il primo santuario shintoista riconosciuto in Europa, un ponte spirituale tra Oriente e Occidente.

Santuario shintoista San Marino Jinja

Un angolo di Giappone nel cuore di San Marino

Nel cuore verde di Serravalle, presso il Podere Lesignano (Coordinate GPS: 43°57′29″N 12°28′56″E), si erge questa gemma architettonica che fonde la spiritualità nipponica con il paesaggio sammarinese. Inaugurato il 22 giugno 2014, il San Marino Jinja non è solo un luogo di culto: è un memoriale che onora le migliaia di vittime del Grande Terremoto del Tohoku dell’11 marzo 2011.

La scelta di San Marino come sede di questo santuario non è casuale. La più antica repubblica del mondo, terra di libertà e pace, accoglie questo simbolo di armonia tra uomo e natura, creando un legame indissolubile tra due culture millenarie.

Guji giapponese durante rito shintoista al San Marino Jinja

L’esperienza di visita al San Marino Jinja

Il viaggio spirituale inizia dal Torii, il tradizionale portale d’ingresso che segna il confine tra il mondo ordinario e quello sacro. Due pali verticali e due orizzontali che, come antichi guardiani, invitano il visitatore a lasciare alle spalle la frenesia quotidiana.

Pochi passi oltre, il Temizuya attende i visitatori per il rito della purificazione. Il suono ritmico del bambù che versa l’acqua crea una melodia naturale che accompagna il gesto antico delle abluzioni: ci si lava le mani e la bocca, un atto simbolico di purificazione prima di avvicinarsi al santuario.

Il Temizuya del San Marino Jinja

Il cuore del complesso è il Jinja stesso, un piccolo edificio realizzato secondo lo stile shinmei-zukuri, lo stesso del Grande Santuario di Ise. Non lasciatevi ingannare dalle dimensioni contenute: la sua importanza risiede nel profondo significato spirituale e nel legame con la natura circostante. Il santuario è dedicato ad Amaterasu, la dea del Sole, figura centrale nella mitologia shintoista.

Miko al San Marino Jinja durante un Matsuri

Un omaggio filatelico al San Marino Jinja

L’importanza culturale di questo luogo sacro è stata celebrata anche attraverso un’emissione filatelica speciale del 5 giugno 2018. Il foglietto, opera dell’artista Dara Giardi, si compone di due valori da €2,00 ciascuno, per un valore nominale totale di €4,00. Con una tiratura di 250.000 esemplari, questo francobollo rappresenta il profondo legame tra San Marino e il Giappone, immortalando il Torii bianco e il santuario in legno attraverso una stampa offset a quattro colori con inchiostro invisibile giallo fluorescente.

Omaggi ad Amaterasu durante il Matsuri al San Marino Jinja

Unicità e significato culturale

Il San Marino Jinja ha ottenuto nel 2019 il riconoscimento ufficiale dalla Jinja Honcho, l’associazione dei santuari shintoisti, diventando così il primo e unico santuario ufficiale in Europa. Il legno di cipresso utilizzato per la sua costruzione proviene dal Grande Santuario di Ise, uno dei luoghi più sacri del Giappone, sottolineando l’importanza e l’autenticità di questo luogo.

Lo shintoismo, più che una religione nel senso occidentale del termine, è una via spirituale che celebra l’armonia con la natura. Qui, tra i filari di vite e gli ulivi del Titano, questa filosofia trova una perfetta espressione, creando un dialogo silenzioso tra due culture millenarie.

Guji legge la preghiera durante il Matsuri al San Marino Jinja

Informazioni pratiche per la visita

  • Indirizzo: Via dei Dativi 75, Serravalle, Repubblica di San Marino
  • Orari: Accessibile 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno
  • Costo: Visita gratuita
  • Parcheggio: disponibile ai piedi della stradina sterrata

Per una visita rispettosa, si consiglia di:

  • Mantenere un tono di voce moderato
  • Seguire il rito delle abluzioni al Temizuya
  • Se lo si desidera, eseguire il saluto tradizionale: due inchini, due battiti di mani e un inchino finale

Il San Marino Jinja è aperto a visitatori di ogni credo e cultura, incarnando perfettamente lo spirito accogliente dello shintoismo. Le visite guidate possono essere organizzate per gruppi su prenotazione.

Questo luogo unico rappresenta uno dei 10 motivi per visitare San Marino, aggiungendo un tocco di misticismo orientale alla già ricca offerta culturale della Repubblica.

Tori di ingresso al San Marino Jinja
murales Kobra San Marino Il Santo venuto dal Mare

Murales di Kobra a San Marino: arte tra le colline di Faetano

Come un arcobaleno che emerge improvviso tra le colline sammarinesi, il murales di Kobra a San Marino si rivela ai visitatori in tutta la sua maestosità. Quest’opera monumentale, che si estende per ben 1300 metri quadrati sulla facciata dello stabilimento SIT Group tra Montegiardino e Faetano, è diventata in poco tempo un nuovo simbolo dell’arte contemporanea nel territorio della Repubblica.

murales Kobra San Marino Il Santo venuto dal Mare

“Il Santo venuto dal mare”: un’opera che racconta la storia millenaria

L’artista brasiliano Eduardo Kobra, celebre in tutto il mondo per i suoi murales dal forte impatto visivo, ha saputo trasformare una semplice parete di cemento in una narrazione vibrante della storia sammarinese. L’opera, intitolata “Il Santo venuto dal mare”, racconta attraverso un caleidoscopio di colori la storia del Santo Marino e della nascita della libertà perpetua che caratterizza la più antica repubblica del mondo.

Nel murales, il Santo fondatore viene rappresentato in una composizione che include elementi iconici come la Prima Torre e la Statua della Libertà, simboli indissolubili dell’identità sammarinese. La maestria di Kobra si manifesta non solo nelle dimensioni colossali dell’opera, ma soprattutto nella capacità di fondere arte urbana contemporanea e storia millenaria in un unico, potente messaggio visivo.

Come visitare il murales di Kobra

Per ammirare quest’opera straordinaria, i visitatori possono facilmente raggiungerla percorrendo la strada del fondovalle. Una passerella, realizzata appositamente per permettere la migliore visuale dell’opera, è accessibile dal percorso pedonale alla sinistra della sede SIT Group in Strada del Sabattino. L’opera è visibile sia durante il giorno, quando i colori brillano sotto la luce del sole, sia di notte, quando un’illuminazione dedicata ne esalta i dettagli e le sfumature.

Il murales di Kobra non è solo un’attrazione turistica, ma rappresenta un vero e proprio ponte tra tradizione e modernità, tra la storia millenaria di San Marino e l’arte contemporanea internazionale. Un’opera che, come recita un antico proverbio citato nel progetto, rappresenta quel “fiore” che dà una ragione in più per visitare e scoprire le meraviglie di San Marino.

Per chi desidera includere questa tappa nel proprio itinerario, le coordinate GPS (43.92516, 12.48223) permettono di raggiungere facilmente il punto di osservazione, regalando un’esperienza artistica unica nel panorama culturale sammarinese.

Le foto sono state gentilmente concesse da Davide Gasperoni @daddyz_official84 !

L’Urlo di Beslan – Vandi Renzo Jarno 2006

Nel cuore del Centro Storico di San Marino, ai piedi delle Scuole Secondarie, una figura bronzea si erge come testimone silenzioso di uno dei più tragici eventi della storia contemporanea. L’Urlo di Beslan, opera magistrale dello scultore Vandi Renzo Jarno1, rappresenta un ponte emotivo tra la Repubblica di San Marino e la Russia, commemorando la tragedia che nel 2004 sconvolse il mondo intero.

“Dedicato ai Bambini di Beslan (Ossezia, Russia) periti nella tragedia del settembre 2004”.
Un’opera dal potere comunicativo sconvolgente, che fa riflettere.

La storia e il significato dell’Urlo di Beslan

La tragedia di Beslan: contesto storico

Il 1° settembre 2004, la città di Beslan, nell’Ossezia del Nord, divenne teatro di uno degli attacchi terroristici più drammatici della storia recente. Un gruppo di terroristi prese in ostaggio oltre 1100 persone, principalmente bambini, nella Scuola Numero Uno. Dopo tre giorni di assedio, il bilancio fu devastante: 334 vittime, di cui 186 bambini. Questa tragedia ha lasciato un’impronta indelebile nella coscienza collettiva mondiale.

Il messaggio artistico dell’Opera

L’Urlo di Beslan traduce in forma scultorea il dolore universale di quella tragedia. La figura, eretta, esile e priva dei propri vestiti, cattura l’essenza della sofferenza umana attraverso una gestualità drammatica e potente. Le mani chiuse, in un gesto che richiama la disperazione e il dolore, rappresentano lo sgomento e l’orrore di fronte all’inimmaginabile.

La scelta della location

La collocazione dell’opera non è casuale. La statua si trova proprio accanto una delle uscite principali delle Scuole Secondarie Superiori di San Marino, l’impatto emotivo è devastante e dovrebbe far riflettere alunni e visitatori sulla cattiveria dell’uomo.
La statua vuole invitare alla riflessione e al ricordo, sebbene spesso venga fotografata in contesti inopportuni.