L’Urlo di Beslan – Vandi Renzo Jarno 2006

Nel cuore del Centro Storico di San Marino, ai piedi delle Scuole Secondarie, una figura bronzea si erge come testimone silenzioso di uno dei più tragici eventi della storia contemporanea. L’Urlo di Beslan, opera magistrale dello scultore Vandi Renzo Jarno1, rappresenta un ponte emotivo tra la Repubblica di San Marino e la Russia, commemorando la tragedia che nel 2004 sconvolse il mondo intero.

“Dedicato ai Bambini di Beslan (Ossezia, Russia) periti nella tragedia del settembre 2004”.
Un’opera dal potere comunicativo sconvolgente, che fa riflettere.

La storia e il significato dell’Urlo di Beslan

La tragedia di Beslan: contesto storico

Il 1° settembre 2004, la città di Beslan, nell’Ossezia del Nord, divenne teatro di uno degli attacchi terroristici più drammatici della storia recente. Un gruppo di terroristi prese in ostaggio oltre 1100 persone, principalmente bambini, nella Scuola Numero Uno. Dopo tre giorni di assedio, il bilancio fu devastante: 334 vittime, di cui 186 bambini. Questa tragedia ha lasciato un’impronta indelebile nella coscienza collettiva mondiale.

Il messaggio artistico dell’Opera

L’Urlo di Beslan traduce in forma scultorea il dolore universale di quella tragedia. La figura, eretta, esile e priva dei propri vestiti, cattura l’essenza della sofferenza umana attraverso una gestualità drammatica e potente. Le mani chiuse, in un gesto che richiama la disperazione e il dolore, rappresentano lo sgomento e l’orrore di fronte all’inimmaginabile.

La scelta della location

La collocazione dell’opera non è casuale. La statua si trova proprio accanto una delle uscite principali delle Scuole Secondarie Superiori di San Marino, l’impatto emotivo è devastante e dovrebbe far riflettere alunni e visitatori sulla cattiveria dell’uomo.
La statua vuole invitare alla riflessione e al ricordo, sebbene spesso venga fotografata in contesti inopportuni.

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