301 d.C. Fondazione della Repubblica di San Marino: storia di una data tra mito e realtà

Sul profilo del Monte Titano si staglia l’ombra di una storia millenaria, quella della Repubblica di San Marino, che porta con sé il privilegio di definirsi “la più antica Repubblica del mondo“. Una narrazione che affonda le radici nel lontano 301 d.C., una data che, come un antico mantello, avvolge l’identità sammarinese di un’aura di eternità. Ma cosa si nasconde realmente dietro questo numero d’oro che segna l’inizio della libertà sammarinese?

La leggenda di Marino: tra fede e pietra

Il racconto della fondazione della Repubblica di San Marino è indissolubilmente legato alla figura di Marino, lo scalpellino proveniente dall’isola di Arbe in Dalmazia. Giunto a Rimini, secondo la tradizione, per sfuggire alle persecuzioni contro i cristiani, Marino trovò rifugio sulle impervie alture del Monte Titano, dove fondò una piccola comunità basata sui principi cristiani e sulla libertà.

In punto di morte, tramanda la leggenda, pronunciò le parole che sarebbero diventate il fondamento spirituale dell’indipendenza sammarinese: “Relinquo vos liberos ab utroque homine” (Vi lascio liberi da entrambi gli uomini, riferendosi al papa e all’imperatore). Parole che, come scalpello su pietra, hanno inciso il destino di questa terra, sul frontone della Pieve.

Il 301 d.C.: una data scritta con l’inchiostro del tempo

È proprio attorno a questa data – il 301 d.C. – che si concentrano le maggiori controversie storiche. Scavando nelle pieghe della documentazione ufficiale, emerge un fatto sorprendente: nella leggenda originale di San Marino non compare alcun riferimento preciso all’anno 301. La tradizione vuole che il 3 settembre sia il giorno della morte del Santo, non della fondazione della Repubblica.

La prima menzione documentata di San Marino come entità territoriale risale, in realtà, all’VIII secolo, quando il nome appare in un atto di donazione attribuito a Pipino il Breve. Prima di questo, del Monte Titano si parla solo come “Mons Titas”, senza riferimento ad alcuna comunità strutturata.

Quando la tradizione diventa ufficiale

Il percorso di questa data verso l’ufficialità ha qualcosa di sorprendente. Gli storici antichi come Delfico, Valli e Fattori non citano mai il 301 come anno di fondazione. Alcuni collocano addirittura la vita di Marino nella seconda metà del IV secolo, facendolo morire verso il 366 d.C.

È solo agli inizi del XX secolo che il 301 inizia a radicarsi nella coscienza collettiva sammarinese. Nel 1901 vengono celebrati i “16 secoli della libertà sammarinese”, ma è durante l’epoca fascista che la data assume lo status ufficiale che conserva ancora oggi.

Con un decreto del 1941, il governo stabilì che: “Agli effetti di cui al precedente articolo la data della fondazione della Repubblica è fissata al 3 Settembre 301“. Da allora, tutti i documenti ufficiali sammarinesi recano la menzione d.F.R. (dalla Fondazione della Repubblica).

La libertà perpetua: un’idea più antica della data

Ciò che è davvero antico a San Marino non è una data, ma un’idea: quella della “libertà perpetua“. Già nel rotolo di Valle Anastasio del 1296, i sammarinesi si dichiaravano “liberi per consuetudine da secoli”. Nel 1400, il giureconsulto Marino Calcigni parlava di una “libertà sancta” che durava da circa 1200 anni. Gli statuti del 1491 definirono per la prima volta questa libertà come “perpetua”, un concetto che ha attraversato i secoli.

Il valore di un mito fondativo

Le moderne ricerche storiche collocano la nascita delle istituzioni sammarinesi attuali intorno alla metà del XIII secolo, in piena epoca comunale. Un’età venerabile di circa 800 anni, che rende comunque San Marino lo Stato più antico esistente al mondo.

Ma il 301, con la sua aura di leggenda, continua a brillare come stella polare dell’identità sammarinese. Sul Titano, la storia si intreccia col mito, e il mito diventa fondamento di un’identità collettiva che ha resistito alle tempeste della storia.

Come le antiche mura che proteggono il centro storico della Repubblica, questa data – per quanto contestabile sul piano strettamente storico – rappresenta una fortificazione simbolica, un baluardo dell’identità sammarinese che ha saputo resistere alla prova del tempo.

La vera forza di una piccola Repubblica

La forza della Repubblica di San Marino non risiede tanto nell’antichità della sua fondazione, quanto nella straordinaria capacità di preservare la propria indipendenza attraverso i secoli. Come un faro sulla cima del Monte Titano, questa piccola comunità ha illuminato la storia con l’esempio della sua resilienza.

Se volete approfondire la conoscenza della storia sammarinese, vi consigliamo di visitare il Museo di Stato della Repubblica di San Marino, dove potrete immergervi in un viaggio attraverso i secoli di questa affascinante realtà.

Che il 301 sia una data storicamente accurata o meno, rimane un potente simbolo di continuità per l’antica Repubblica del Titano, un numero che, come le tre torri che svettano sulla montagna, continua a vegliare sull’identità di questo straordinario Stato.

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